La citologia è una branca della medicina diagnostica che si basa sull’esame morfologico delle cellule prelevate dai tessuti di origine.
In ambito veterinario l’esame citologico ha assunto un ruolo sempre più importante sia per l’acquisizione in tempi rapidi di informazioni utili alla diagnosi, sia per la limitata invasività dell’esame che risulta generalmente ben tollerato da tutti i soggetti.E’ infatti sufficiente un ago molto sottile, generalmente da 25 G (in pratica l’ago da insulina), che viene infisso nella massa da esaminare, per ottenere un campione di cellule utile alla diagnosi.
Le cellule vengono quindi strisciate su dei vetrini e colorate con coloranti specifici che permettono di evidenziare le caratteristiche cellulari.
E’ molto importante anche l’esperienza dell’osservatore nella lettura, soprattutto la sua capacità di mettere in rapporto il quadro rilevato nello striscio con ciò che si è osservato nel soggetto.
La diagnostica microscopica citologica è associata a quella istologica. Nell’istologia la massa prelevata viene sottoposta a processazione in laboratorio in modo da valutare la struttura del tessuto.
Spesso queste due tecniche sono quindi complementari, ma la citologia permette una rapida valutazione nell’ambito della visita e quindi la pianificazione delle ulteriori procedure. Inoltre esistono situazioni in cui l’esame citologico ha potenzialità addirittura superiori a quello istologico, come nella ricerca di particolari agenti patogeni, quali le leishmanie e le ehrlichie, oppure nelle neoplasie a cellule discrete.
Per questo motivo ogni qual volta si osservi un nodulo o una massa nel nostro animale è indicato eseguire un esame citologico che consenta di escludere o confermare un sospetto diagnostico.
La citologia permette inoltre di esaminare secreti e escreti quali il cerume auricolare, lesioni ulcerate cutanee, urina per la ricerca di patogeni e di cristalli senza recare nessun tipo di fastidio all'animale proprio per la scarsa invasività della procedura stessa.