È una delle malattie infettive più importanti del gatto.
È causata da un virus che colpisce solo ed esclusivamente i gatti e si trasmette attraverso il contatto prolungato con tutti i liquidi organici infetti:
- saliva e secrezioni nasali (condivisione di acqua e cibo, ferite da morso, toelettatura)
- sangue (ferite e trasfusioni)
- liquido seminale e secrezioni vaginali (accoppiamento)
- feci ed urine (anche se sono fonti di contagio meno frequenti visto che il virus non sopravvive nell’ambiente esterno).
La madre può trasmettere l’infezione ai gattini anche per via transplacentare e con l’allattamento.
In seguito al contagio alcuni gatti riescono a combattere efficacemente il virus, per cui l’infezione si risolve nell’arco di circa 2 mesi; in altri gatti invece, che non hanno una risposta immunitaria in grado di neutralizzare l’agente patogeno, l’infezione persiste. In questi casi si ha inizialmente una fase latente dell’infezione, della durata variabile da alcuni mesi a diversi anni, durante la quale l’animale è apparentemente sano, ma comunque positivo ai test diagnostici; successivamente l’infezione si riattiva causando il manifestarsi della malattia.
La FeLV può presentarsi con numerosissimi quadri clinici, tra i quali i più frequenti sono forme di incompetenza del sistema immunitario, sviluppo di linfomi, gravi forme di anemia, stomatiti, ecc., fino ad arrivare alla morte dell’animale.
Per poter fare la diagnosi è sufficiente fare un prelievo di sangue al gatto, per poi eseguire l’apposito test, che viene effettuato direttamente in ambulatorio nell’arco di 10 minuti.
Attualmente non esiste ancora una terapia specifica efficace, per questo motivo è fondamentale la prevenzione attraverso la vaccinazione. Data la gravità della malattia è fortemente consigliato vaccinare i gatti a rischio, ovvero tutti i gatti che hanno la possibilità di uscire di casa e di avere contatti con altri gatti potenzialmente infetti.
Per i gatti che invece hanno già contratto l’infezione è molto importante mantenere un buono stato generale di salute e condurre una “vita regolare” (evitare zuffe e malattie banali, avere una adeguata alimentazione), inoltre nelle forme sintomatiche è fondamentale aiutare l’animale con appropriate terapie di sostegno.